NOTA DI CHICO AI SOSTENITORI
Una nota ai miei sostenitori.
Recentemente è stata creata la mia pagina ufficiale: www.chicoforti.com
Si tratta di una sorta d’archivio.
Meglio sarebbe definirla una seconda libreria d’Alessandria, vista la mole di lavoro coinvolto e la ingente quantità e varietà di contenuto.
Lettere, disegni, canzoni, articoli, programmi radiotelevisivi, manifestazioni ed iniziative varie.
Sono ormai milioni i miei sostenitori in Italia e nel mondo, sono numerosissimi i personaggi sia del mondo dello spettacolo, che dello sport che hanno dato il loro endorsement.
Non ultimo Andrea Bocelli, un artista che ho sempre ammirato sia per la sua dignità, che per come ha saputo superare le avversità più severe.
Ma soprattutto per come, nel buio, sia riuscito a trovare la luce non solo per lui, ma anche per i milioni d’italiani che lo seguono e che, grazie al suo intervento, ora seguono anche me.
Impossibile menzionare tutti, ma sono certo che le sviste mi perdoneranno.
Gli speciali delle iene, è futile menare il can per l’aia, ripeto Le Iene sia come team che come Gaston Giorgio, hanno inondato l’Italia con la mia storia.
”Chico, Le Iene hanno fatto terra bruciata, elevando i parametri per altri progetti analoghi!”: queste sono le parole di una delle più quotate giornaliste italiane, rassegnata al fatto che sarà difficile equiparare il livello raggiunto dallo speciale Chico/Iene.
Una storia incredibile (come il titolo di tanti programmi e film propostimi…).
Una storia che ormai ogni italiano conosce.
Una vicenda umana, che senza ulteriori apporti, si è propagata a macchia d’olio, provocando massicce reazioni spontanee in ogni regione italiana.
Non ultima, l’impenetrabile Milano (dagli americani considerata la New York italiana).
Colgo l’occasione per ringraziare Alessandro De Chirico: indubbiamente ha realizzato un’impresa garibaldina, e poi votata all’unanimità…
Non ricordo l’ultima decisione unanime che non fosse legata ad un aumento di stipendio.
Colgo inoltre l’occasione per rinnovare la mia fiducia a Di Maio e Fraccaro.
Io credo nella loro promessa, attaccare loro significa ritardare il mio rientro.
Giudicare Di Maio per il suo passato, mi sembra limitante e preclusivo.
Non è solo l’America il paese delle opportunità.
Ceto sociale, stato economico ed età non devono essere elementi ne’ di preclusione, ne’ tantomeno di preferenza.
Altrimenti ritorniamo ai tempi feudatari, dove solo i nobili avevano un futuro.
Non siamo l’India, non adottiamo (grazie al cielo) un sistema di caste.
Non mi piace comunque questo Paese che si è scordato dei propositi di Ghandi, ed è costato il posto a Giulio Terzi, l’unico Ministro degli Esteri ”amico”, pre Di Maio.
Io ed i milioni di miei supporter, crediamo in quelle parole spese, mai pronunciate antecedentemente, e li lasciamo lavorare, convinti di un mio rientro come uomo libero, speriamo con la neve ancora sui tetti…
Chico