Chico augura a tutti un Buon Natale!
“Dedicato a tutti coloro che, anche nel silenzio, sanno ascoltarmi…”
Questo mio ennnnnesimo messaggio di Natale non è triste…
Altri lo hanno scritto prima di me,
altri ancora lo ripeteranno…
L’uomo saggio sa accettare la realtà di condizioni che fuoriescono dall’egida del nostro controllo.
Usando un’analogia:
soffro di una infermità che è terminale solo quando viene trascurata…
Ed io, nonostante questa attesa snervante, non mi sento trascurato..
So apprezzare l’attenzione che mi avete dedicato quando era facile ignorarmi..
Ho la memoria d’elefante, ricordo ogni azione in mio supporto, anche il più semplice gesto e i miei ringraziamenti sorgono dal cuore, sinceri e spontanei..
Se pecco nel menzionare i meritevoli, è per limitazioni di spazio, cartaceo o verbale che siano, non certo per mancanza di gratitudine.
Ipocrisia ed indifferenza non hanno mai fatto parte del mio modo di essere, soprattutto a Natale..
Mi rendo conto di quanto siamo riusciti a realizzare insieme,
uniti nonostante l’oceano che ci separa.
Il motto sotto il pino, “è il pensiero che conta!”
rispecchia a pieno il significato di queste festività.
Nell’avermi permesso di regalarvi qualcosa di mio: le mie riflessioni..
Il piacere vero dei regali di natale: farli!
Il vostro instancabile perorare la mia causa;
le vostre incessabili iniziative di solidarietà;
il vostro replicare imitando la veglia medievale:
dando l’ora, gridando per me: ” non tutto va bene…”
la vostra persistente e palpabile vicinanza,
hanno coperto mura e recinzioni.
Come la tela recentemente sovrapposta all’arco di trionfo…
Con me avete dimostrato d’essere la nazione teflon della resilienza.
Perchè in un mondo migliore, alla fine, il Karma prevarrà sempre.
La lotta tra il male ed il bene per sillogismo può avere un solo risultato:
il male è simbolo di distruzione;
il bene è simbolo di vita…
Nella mia Trento un Natale senza neve è come un deserto senza sabbia..
Da ragazzino alla prima nevicata, come Woodstock, amavo prendere i fiocchi con la lingua, per poi correre alle bancarelle sotto i portici, con le castagne bruciacchiate che scottavano le mani..
Ora chiudo gli occhi,
immagino la neve,
pregusto le castagne…
L’albero addobbato sostituisce la rete elettrificata…
Non mi è facile,
ma aspetterò mezzanotte per aprire il regalo..
chico