Lettera di Chico per il compleanno di Andrea Bocelli
Buon Compleanno Andrea !
il “buon” non e’ pro forma…
da quando ho conosciuto Andrea e la sua meravigliosa famiglia, il buono mi si appiccica come il sale sulla pelle uscendo dal mare.
grazie a loro ho conosciuto un mondo migliore.
un mondo dove emozioni e sentimenti sono piu’ preziosi di qualsiasi bene materiale.
oggi nel giorno del suo 64esimo compleanno, il regalo lo fa lui a me, quotidianamente solo esistendo.
Cosa c’e’ di piu’ estatico dell’espressione di gioia di coloro che ricevono un nostro regalo?
Non importa se indotto da un fiore, un biglietto decorato, la carta del pacchetto regalo od anche solo il mero gesto.
Io contraccambio esternando questi miei pensieri ai milioni di sostenitori, che grazie anche ad Andrea, seguono e perorano la mia causa fedelmente.
Di pancia, senza trascrivere la brutta copia,
dal cuore alla bocca, senza passare dal filtro cervello.
Andrea mi insegna ogni giorno, senza emettere suono alcuno, come essere un esempio di adattamento e sopravvivenza.
Di quel Mola Mia tipico della Bergamo di Giulio ed Alessia.. anche loro amici di Andrea.
Mai mollare… la speranza ci accompagna anche nel tragitto piu’ doloroso.
Andrea e’ il re dei rappresentanti poveri…
non vende merce, ma regala amore ed amicizia,
e vi avverto.. e’ altamente contagioso.
Ogni persona introdottami da Andrea e Veronica, anche solo con scambio epistolare, ora l’annovero amica..
oggi stesso, l’esempio piu’ recente:
una toccante e-mail di Alessandro Iovino, in rappresentanza di quella Campania, che dobbiamo vivere prima di perire.
Alessandro mi ha regalato frasi da tenere nel cassetto, per farle leggere un domani alla mia nipotina, ausiliari del significato di voler bene.
Da quando conosco Andrea non passa giorno senza un suo saggio consiglio.
In questo caso suo e’ grammaticamente corretto singolare maiestatis: Andrea e Veronica.
Una coppia affiatata, felice e complementare.
Senza intristirmi, mi ricorda il rapporto che ho avuto con la madre dei miei figli.
Al pensiero dei miei possedimenti perduti, non ho perso un minuto di quel poco sonno (solo le giraffe dormono meno di me, pero’ quando devi regalare loro una sciarpa sei rovinato..) che intervalla le mie riflessioni notturne.
Al contrario, non c’e’ un battito del mio cuore che non mi ricordi del mio amore per la mia famiglia..
Per coloro che non conoscessero Alessandro, sappiate che, anche lui come me e pochi altri fortunati, e’ un caro amico di Andrea.
E’ stata la sua radiocronaca a descrivermi ogni istante del varo (per deformazione professionale uso un termine marinaresco) della mia statua, fino al culmine della carezza di Andrea…
Vi confesso che mentre lui accarezzava il mio viso scolpito, io ho sentito il suo tocco sulla mia guancia..
Affinita’ affettiva?
non e’ facile dare un nome o tantomeno descrivere, queste esperienze extrasensoriali.. da otto mesi a questa parte con l’intero clan Bocelli, sono all’ordine del giorno.
oltre alla mia reciproca amicizia ed al mio affetto, ho anche voluto regalare ad Andrea una canzone intitolata ” Noi Che Non Siamo Soli”
un titolo appropriato perche’ l’eco degli auguri non solo nazionali, ma dal mondo intero, superera’ quello post-goal vittorioso della sua amata Inter contro la Juventus a San Siro..
con l’immancabile striscione per me bene in vista..
Perche’ noi che sappiamo amare, non siamo mai soli.
Il desiderio nello spegnere la candelina lo conosco gia’..
Auguri caro Andrea,
Chico